Materiali – Stimolo

Nel metodo simbolico antropologico integriamo tra l’altro diversi spunti di dmt recepiti dal lavoro di Maria Fux (1996) che è stata una delle pioniere di queste attività. In particolare, anche qui, noi tendiamo a mettere in evidenza la portata simbolica dei materiali che possono essere usati come supporto e stimolo per il movimento e la danza. Con tutte le persone, ma in particolare con chi presenta problematiche gravose questi oggetti possono essere una preziosa risorsa, come sarà descritto nei capitoli successivi e in appendice.

Schematicamente propongo qui di seguito alcuni di questi materiali ed alcune delle potenzialità-temi simbolici cui essi possono rinviare[1]:

  • Le Palline: Gioco. Percezione. Auto-percezione. Schemi motori di base. Espressione. Relazione.
  • Le Canne (di bambù): Limite e Possibilità-Risorsa. Rigidità. Spazio sociale. Contatto-Tramite con l’altro.
  • L’Elastico: Relazione. Creatività. Elasticità.
  • Il Cordino Colorato: Relazione. Spazio.
  • I Nastri Colorati: Relazione. Espressione.
  • I Palloncini: Delicatezza. Leggerezza. Fragilità. Vulnerabilità. Accudimento. Materno. Piacere.
  • I Teli Colorati: Sensualità. Piacere. Cura. Relazione. Apertura. Espressione. Schema Corporeo.
  • La Carta Crespa: Attenzione. Sensualità. Piacere. Cura. Relazione. Espressione.
  • Il Foglio di Giornale: Passato. Riciclo. Trasformazione. Rabbia. Divertimento.
  • La Sedia: Limite-Possibilità. Schema Corporeo. Scoperta. Creatività.
  • ………….

In generale, ognuno di questi oggetti viene utilizzato nella danza in maniera creativa, al di fuori dell’utilizzo che esso può avere nella vita quotidiana, se ne valorizzano infatti le qualità simboliche connesse al materiale, alla forma ed alle possibilità non usuali di maneggiarlo e muoverlo. La pallina, oltre che essere lanciata, rimbalzare etc, può essere fatta scorrere sul corpo per percepire diversamente ogni centimetro di pelle… le canne possono essere disposte a terra e formare città, con strade e piazze. Oppure possono essere tenute alle estremità per tessere ragnatele tra le persone, che possono facilmente cambiare intreccio a dispetto della rigidità dello strumento. L’elastico teso tra due persone, con la consegna di non lasciarlo cadere, mantenerlo teso e muoversi liberamente, può agevolare l’attitudine empatica e di ascolto reciproco. I nastri tenuti in mano possono ampliare le forme dei movimenti.. mediando possibili giochi di relazione e così via… Va da sé che ognuno di questi materiali può essere utilizzato a prescindere dalle limitazioni psico-fisiche di chi li utilizza, anzi tendono a porsi come una sorta di opportunità di amplificazione sia del movimento che della stessa motivazione a muoversi-esprimersi ed entrare-stare nello spazio.

È evidente che i materiali aiutano nel far percepire e vivere l’uno o l’altro dei significati cui sono connessi, se proposti nell’opportuno setting sia generale che dell’incontro specifico, nella fluidità delle diverse proposte di movimento. Nel modo di usare il materiale si cerca di veicolare l’uno o l’altro dei significati-potenzialità in base al bisogno dell’utenza ed al tema più congruo ad esso”.

Tratto da: Alba G.A. Naccari (2019 a cura di), Pedagogia al limite. Corpo, movimento, danza nella relazione d’aiuto, Anicia, Roma, pp.57-58.

[1] A proposito dei significati e dell’utilizzo dei materiali-stimoli si veda De Vera D’Aragona 2007.